La nascita dell’implantologia

Quasi cinquant’anni fa, il chirurgo e ricercatore svedese Prof. P.I. Branemark M.D., Ph.D., ha scoperto il fenomeno dell’osteintegrazione, ovverosia la connessione diretta tra osso vitale e la superficie in titanio puro di un impianto.

Utilizzando un intervento in due fasi chirurgiche ed una tecnica atraumatica, il Prof. Branemark ha dimostrato che questa connessione tra l’osso ed il titanio è in grado di conferire un ancoraggio stabile e duraturo, che può essere utilizzato per supportare protesi dentali, facciali ed ortopediche. Questo metodo è stato introdotto per la prima volta nel mondo nel 1982 ed in Italia nel 1984 da alcuni pionieri dell’Osteointegrazione tra cui il Prof. Massimo Simion allora giovanissimo.

Prima dell’avvento di questa tecnica, gli impianti dentali erano caratterizzati da risultati incostanti e frequentemente dovevano essere rimossi entro cinque anni. Dal 1965 migliaia di pazienti sono stati trattati con successo, prima in Svezia e successivamente nel resto del mondo, utilizzando impianti osseintegrati secondo il Sistema Branemark. Questo metodo è attualmente utilizzato con entusiasmo in numerose Università e centri privati in Italia tra cui lo Studio Simion.