La sostituzione di denti naturali persi con impianti dentali osseointegrati rappresenta oggi una soluzione affidabile, anche se in alcuni casi sono necessarie ricostruzioni delle creste ossee a causa della ridotta quantità di osso disponibile.
Queste situazioni si dividono generalmente in tre categorie:
Riassorbimento orizzontale e/o verticale delle creste alveolari: Dopo la perdita dei denti, le creste alveolari possono ridursi in larghezza e/o in altezza, non offrendo un volume osseo sufficiente per l’inserimento degli impianti.
Presenza di cavità anatomiche: Alcune cavità naturali all’interno dell’osso, come i seni mascellari e le cavità nasali, o cavità residue da processi patologici come cisti o ascessi, possono ridurre il volume osseo disponibile, impedendo il posizionamento degli impianti.
Situazioni miste: Spesso queste condizioni possono sovrapporsi o presentarsi insieme, creando sfide aggiuntive per il posizionamento degli impianti, sia dal punto di vista della quantità di osso sia della posizione ottimale per funzionalità ed estetica.
Per superare queste sfide, sono state sviluppate tecniche avanzate di rigenerazione ossea nel corso degli anni, che oggi consentono di trattare con successo molte di queste situazioni complesse.
La Rigenerazione Ossea Guidata è una delle eccellenze dello Studio Simion, grazie alla ricerca clinica condotta dal Prof. Massimo Simion fin dagli anni ’90. Questa tecnica ha affrontato con successo oltre 500 casi, accumulando una vasta esperienza di oltre 35 anni nel campo.
TUTTO CIÒ CHE DOVETE SAPERE PER IL MANTENIMENTO DOMICILIARE DEL PAZIENTE CON APPARECCHIO ORTODONTICO FISSO
Buongiorno, sono la Dottoressa Sironi, Igienista Dentale dello Studio Simion. Oggi parliamo dell’igiene orale in ortodonzia, vediamo quindi come prenderci cura del vostro apparecchio ortodontico fisso.
Come voi sapete la presenza dell’apparecchio ortodontico rende più difficoltose le manovre di igiene orale domiciliare. Gli attacchi, comunemente chiamati brackets e le bande, favoriscono l’accumulo della placca batterica, responsabile sia dell’infiammazione gengivale che delle carie dentali.
Per prevenire quindi la formazione di carie e l’infiammazione gengivale, è fondamentale rispettare i richiami di igiene orale professionale concordati insieme e migliorare le tecniche di igiene orale domiciliare. Siate pazienti e fiduciosi perché l’impegno nel prendervi cura del vostro apparecchio ortodontico, é indispensabile al fine di ottenere un ottimo risultato.
Sceglieremo insieme i presidi più validi per voi.
Possiamo iniziare con uno spazzolino ortodontico, caratterizzato dalle setole della fila centrale più basse quindi studiato appositamente per accogliere i brackets e che userete con una tecnica di spazzolamento di tipo orizzontale. Con le setole più sporgenti dello spazzolino ortodontico o con uno spazzolino a due file di ciuffi, spazzolerete le porzioni di dente e gengiva sopra l’arco ortodontico e tutti i settori non coinvolti dall’apparecchio, utilizzando la conosciuta tecnica verticale (dalla gengiva verso il dente).
Possiamo abbinare anche spazzolini monociuffo dotati di una piccola testina con la quale potete arrivare a detergere zone complesse, come ad esempio: le contenzioni ortodontiche fisse linguali, le bande e le canule ad esse collegate.
Fondamentali sono anche gli strumenti interdentali: il mio consiglio è di utilizzare lo scovolino che deve avere una corretta dimensione in base alla tipologia di spazio da trattare. E’ un ottimo strumento di pulizia delle superfici laterali dei brackets e degli spazi interdentali ed è molto facile da usare anche insieme al dentifricio che ne aumenta la capacità pulente. Per aumentare l’efficacia della detersione interdentale, il filo spugnoso di tipo superfloss è un ottimo presidio per eliminare la placca a livello del margine gengivale e delle bande ma il suo utilizzo è più complesso e indaginoso.
Il dentifricio, se veicolato negli spazi interdentali con scovolino o filo, migliora la detersione; così come, in caso di sanguinamento gengivale indice di infiammazione, la clorexidina svolge un’importante azione antibatterica.
Vi consiglio inoltre di utilizzare, una volta a settimana per almeno due mesi, le pastiglie rivelatrici di placca, al fine di verificare che la vostra igiene orale domiciliare sia precisa ed efficace.
Nel trattamento ortodontico infantile con coinvolgimento del palato (tipo espansori palatali), l’aquapick (idrogetto), è un efficace strumento per eliminare i residui alimentari ancor meglio se abbinato allo scovolino e allo spazzolino monociuffo.
Mi raccomando però, in caso di ortodonzia su bambini, tutte le procedure di cui abbiamo parlato, devono essere eseguite dai genitori con molta pazienza allo scopo di ottimizzare il risultato.
IL MANIMENTO DOMICILIARE DEL PAZIENTE CON APPARECCHIO ORTODONTICO MOBILE
Buongiorno, sono la Dottoressa Sironi, Igienista Dentale dello Studio Simion. Oggi parliamo dell’igiene orale in ortodonzia, concentrandoci su come prenderci cura delle vostre apparecchiature ortodontiche mobili.
Le mascherine trasparenti fanno parte dell’ortodonzia definita invisibile. Sono removibili e personalizzate e devono essere pulite ogni giorno con sapone liquido e un energico spazzolamento, stando attenti a non deformarle o romperle perché composte da un sottile strato di plastica.
L’apparecchio invisibile racchiude diversi vantaggi: è confortevole, comodo e pratico e permette di avere una buona igiene orale domiciliare. E’ importante passare il filo interdentale dopo ogni pasto, per scongiurare la formazione di carie interdentali. Anche l’uso dello scovolino abbinato al dentifricio, che va veicolato negli spazi interdentali, migliora la detersione.
Lo stesso trattamento di igiene orale quotidiana deve essere applicato in caso di apparecchi ortodontici removibili.
Vi consiglio inoltre di utilizzare, una volta a settimana per almeno due mesi, le pastiglie rivelatrici di placca, al fine di verificare che la vostra igiene orale domiciliare sia precisa ed efficace.